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Come organizzare le attività di workshop

Stai organizzando il tuo primo workshop e vuoi progettare tutto al meglio? Se sei saltato su questo articolo immagino tu abbia bisogno di una mano per l’organizzazione delle attività di workshop.

Partendo dal presupposto che i workshop sono centrati sulla discussione di un determinato tema e sullo sviluppo di idee innovative seguendo i metodi didattici, sarebbe utile riuscire a progettare una scaletta dettagliata del da farsi. In questo modo potrai spalmare in maniera bilanciata le attività nell’arco della giornata o nel corso di più giornate, avendo una visione ben chiara del tuo workshop.

Se sei interessato a sapere esattamente che cos’è un workshop, ti consiglio di leggere l’articolo sul nostro sito!

Ma torniamo a noi. Se sarai tu ad organizzare e condurre il workshop, come prima attività ti consiglio di inserire una presentazione di te stesso, del progetto di lavoro e dei tuoi partecipanti. In questo modo riuscirai a rompere il ghiaccio e a mettere le basi di interazione all’interno del gruppo. Inoltre, questo tipo di attività ti permetterà di farti un’idea generale sui tuoi partecipanti e di individuare quelli più esigenti e quelli più deboli.

Prima di procedere con la calendarizzazione delle attività di workshop, ricorda di stabilire i tuoi obiettivi e raggiungerli gradualmente. Non avere fretta di concludere e lascia che i partecipanti diano il loro contributo. Spesso i risultati non sono quelli attesi, poiché le azioni e le idee dei partecipanti sono imprevedibili, per questo dovrai tenere ben chiari i tuoi obiettivi.

Dalla teoria…

Prepara tutto il materiale informativo, le schede di valutazione, i supporti informatici. Inserisci le attività teoriche e impegnative all’inizio della giornata, in modo tale da sfruttare l’attenzione dei partecipanti quando è molto alta. Cerca sempre di fare delle domande e chiedere il più possibile il contributo della classe. In questo caso potresti inserire degli esercizi intermedi per stimolare la memorizzazione e l’interesse.

Se il tuo workshop accoglierà diversi ospiti, ti consiglio di inserirne massimo due nell’arco di una sola giornata. Questo perché non puoi prevedere quanto tempo si prenderà ogni ospite, o se il dibattito sarà più lungo del previsto. Non comprimere i tempi, anzi cerca di lasciare dello spazio libero tra un’attività di workshop e l’altra, ma considera anche attività “di scorta” per riempire gli spazi vuoti in caso di imprevisti.

Ogni due ore sarebbe opportuno includere un coffee break per recuperare l’attenzione e le energie perdute.

Dopo aver affrontato le attività più teoriche e aver trasmesso le tue conoscenze, prosegui con le riflessioni e le sensazioni in merito alla teoria. Insomma, lascia che ci sia uno spazio di dibattito in cui i partecipanti possano discutere tra di loro ed esprimere i loro dubbi, perplessità, critiche ed esperienze di vissuto.

…alla pratica

Successivamente, inserisci nella tua scaletta le attività di workshop di stampo pratico. Questa fase è decisiva poiché la palla passa nelle mani dei partecipanti, i quali saranno liberi di dare spazio alla creatività. Qui saranno chiamati ad elaborare le loro idee e sviluppare un contenuto, tangibile o intangibile, in base a ciò che hanno appreso.

Non sarebbe sbagliato suddividere la classe in coppie o in gruppi per stimolare maggiormente il coinvolgimento dei partecipanti nel progetto. Si tratta della fase più esperienziale del workshop, poiché oltre a verificare le tue prestazioni da docente, i partecipanti sono chiamati ad interagire tra di loro e a contribuire alla realizzazione di un’idea originale.

Come ultima attività conclusiva, considera il feedback dei partecipanti. La valutazione del gruppo è necessaria al fine di misurare i risultati raggiunti, di capire gli aspetti positivi e soprattutto quelli negativi da migliorare in futuro. Inoltre, questa attività ti permette di individuare i possibili soggetti disposti a essere ricontattati nel prossimo workshop.

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