Bentornati sul Blog di Eventi&Fiere!
In questo articolo parlerò di un argomento molto vasto e di notevole importanza per qualsiasi impresa: ovvero la gestione delle scorte.
Quest’ultima contraddistingue una parte importante dell’attività aziendale, che necessita di attenzione e competenze elevate. Potremmo dire, non esagerando, che la gestione delle scorte risulta essere parte integrante della strategia scelta e intrapresa da un dato soggetto economico.
Entriamo quindi più nel dettaglio, andando a considerare in primo luogo che cosa si intende esattamente per “scorte”.
Una definizione per chiarire le idee
Le scorte sono costituite da insiemi di beni, disposti generalmente in magazzino, acquisiti dall’azienda per effettuare la propria attività. In genere rimangono in attesa di essere messi a disposizione di un utilizzatore, come ad esempio un consumatore finale.
Risultano essere un elemento flessibile, che consente di collegare fasi diverse del processo produttivo aventi frequenza operativa differita.
A seconda delle loro caratteristiche specifiche, si possono distinguere varie tipologie di scorte: in base alla natura del bene in un dato momento oppure in base alla destinazione d’uso.
Nel primo caso, la scorta può essere costituita da materie prime (ovvero beni di partenza, grezzi, funzionali alla realizzazione del prodotto finito), materiali di lavorazione (intermedi tra il prodotto iniziale e quello finale) ed infine il bene ultimo, ovvero quello destinato alla vendita.
Nella seconda classificazione, vediamo invece che la scorta si divide in:
Scorte in transito: aventi lo scopo di coprire la richiesta di materiale per il tempo di approvvigionamento; la loro variazione avviene in relazione al tempo di trasporto delle scorte.
Scorte nei depositi: distinte a loro volta in scorte di ciclo, scorte speculative ed infine scorte di sicurezza, le più importanti. Queste ultime sono necessarie al fine di controllare le variazioni della domanda e trovarsi preparati ad esse.
La gestione delle scorte: come procedere
È necessario in primo luogo capire le variabili che possono incidere sulle scorte di un’impresa.
Possono incidere vari fattori, come ad esempio i costi (di mantenimento, d’acquisto, ecc.) ma anche variabili esogene (tempo di approviggionamento, domanda) e altri vincoli di vario tipo.
Fatto ciò, sarà possibile capire nello specifico il metodo più consono per gestirle.
In merito, esistono due classificazioni: la gestione a fabbisogno dei materiali oppure la gestione a scorta dei materiali.
Nel primo caso, gli articoli entrano in magazzino in base ad intervalli di tempo regolati in un momento preliminare (piano di produzione), andando così a ridurre le giacenze delle scorte, con conseguenti costi inferiori.
Nel secondo caso invece, viene indicata una procedura di gestione delle scorte la cui pianificazione deriva da stime previsionali. Ciò genera quindi un valore di scorte più elevato, funzionale al rischio di ritrovarsi in situazioni di carenza di articoli.
In base quindi alle esigenze della propria impresa, è possibile andare a definire un piano specifico, che consenta di ottimizzare le proprie risorse ed evitare sprechi.
Per oggi è tutto!
Come al solito, condividete se l’articolo vi è stato utile e… Buon lavoro!