Idee in cucina: qualche consiglio su come gestire la sezione culinaria al meglio!

Idee in cucina: mangiare come si deve!

Oggi qui su Eventi e Fiere vi parleremo di idee in cucina! Come fossimo il giusto mix tra Bruno Barbieri e Massimo Bottura, ci destreggeremo tra brunch, finger food e sushi. Avremmo ad esempio potuto certamente scrivere “pasto tra colazione e pranzo che si fa quando non si ha voglia di cucinare, generalmente dopo un sabato sera malandrino” o “mangiare con le mani anziché con le posate”, ma lasciamoci trasportare dall’esotismo di questi tecnicismi anglofoni.

Ad ogni modo, il mio scopo è proporre delle soluzioni interessanti per la gestione del settore culinario nel vostro evento. Come sempre, si deve partire dal concept, dal tipo di progetto che state organizzando.

Bando alle ciance, iniziamo a parlare di cibo e idee in cucina, anche se solo a immaginarlo mi viene fame. E infatti alla fine dell’articolo credo andrò a prepararmi 2 etti di pasta.

CUCINA E PROGETTO

Anzitutto, l’organizzazione. La gestione della cucina e l’offerta che proporrete dovrà modularsi in base al progetto che state mettendo in piedi: dovrete partire dall’idea, dal mood e dai contenuti che volete offrire, e solo poi rivolgervi a aziende per realizzare il vostro progetto. Le idee in cucina dovranno essere modulate sulla base del concept.

Potrete usufruire della carta cibo in varie fasi del vostro progetto. Non solo nell’evento tout court, ma anche nelle fasi precedenti di ideazione all’interno del gruppo di colleghi. Come Clelia ci aveva mostrato, le cene aziendali possono essere uno strumento vincente per la creazione di una situazione conviviale in cui stabilire una direzione progettuale comune.

Nel caso della gestione della cucina nei vostri eventi dovrete, prima di rivolgervi a agenzie catering, avere già in mente il tipo di contenuti che offrirete e come vorrete strutturarli, la forma che vorrete donare. Inoltre, dovrete conoscere la location in cui si svolgerà l’evento, così da modellare lo spazio in base al vostro progetto.

Potrete successivamente ad esempio regolare il menù in base alla location, creando uno scenario omogeneo che mescoli odori, sapori, paesaggio. Avrete così un coinvolgimento rivolto a tutti i sensi: creerete un microcosmo armonico.

La cucina non sarà dunque semplicemente un momento di pausa, un momento-nutrimento in cui saziare i partecipanti estemporaneamente. La cucina sarà parte integrante dell’estetica e del contenuto del vostro progetto. Dovrete perciò idearne il concept (che sarà in rima con il resto dell’evento) e rivolgervi successivamente a un’azienda specializzata nel tipo di servizio che richiedete, affinché rispetti la vostra visione.

Come sempre, progettualità e elasticità. E occhio al budget, ovviamente.

IDEE IN CUCINA: QUALE OCCASIONE?

Avete il progetto, l’evento, la location. Arriva il momento di curare la cucina, di dar forma alle vostre idee in cucina. A seconda del tipo di evento che avete messo in piedi, potrete costruire il tipo di servizio che più farà al caso vostro, coerentemente con il progetto, garantendo coesione e armonia. Importante è, inoltre, garantire al cliente un servizio ottimale: non fate aspettare troppo, non fate creare lunghe file, non siate approssimativi. Di nuovo, ci vuole metodo e capacità di problem solving.

Che tipo di pasto potrete organizzare? Quali modelli seguire per il banqueting migliore per il vostro evento? Ecco qualche esempio.

PICCOLI STAND

Rapidi, facilmente gestibili. In uno spazio ridotto potrete offrire un concept culinario specifico che sia congruente al progetto intero. Sono classici e universali.

BUFFET

Il buffet già richiede uno sforzo in più. Certamente, se nello stand potrete cavarvela con un personale ridotto, il buffet necessiterà di un numero più elevato di dipendenti, tanto nella cucina, quanto al banco. Inoltre il buffet ha un numero di portate e una gamma di scelte certamente superiore. Questa ampia possibilità offerta nel food & beverage determinerà ovviamente un aumento nella spesa generale. Quindi, occhio al budget.

PASTO COMPLETO AL RISTORANTE

Classica soluzione da poter sfruttare nel caso di quelle cene aziendali organizzate nelle fasi ideative e progettuali tra colleghi. Una situazione certamente formale in cui però vi potrete confrontare attorno a un tavolo, uniti dall’esperienza del pasto, che da sempre ha una funzione coesiva.

Mi raccomando: fornite un menù completo se possibile! Offrite per lo meno primi, secondi e dolci (oltre che bevande).

 IDEE IN CUCINA: COSA MANGIARE?

E qui arriviamo alla ciccia, è proprio il caso di dirlo. Cena di lavoro, stand in fiera, buffet… che tipo di offerta culinaria garantire? A quali idee in cucina potrete dare forma? Ecco qualche idea.

SANDWICH E PANINI

Semplice, rapido, intramontabile. Insomma, il panino e il sandwich sono dei sempreverde che potrete utilizzare in ogni circostanza. Potrete giocarvela usando vari tipi di pane e di grano, offrire condimenti vari, carne, pesce, affettati, formaggi, verdure, salse.

FINGER FOOD

E qui s’inizia a entrare in quelle zone di frontiera, tra esotismo e esoterismo. Questo ormai stra noto “cibo-con-le-dita” non implica semplicemente una consumazione selvaggia, saltando a piè pari i convenevoli e l’uso delle posate. Si tratta piuttosto di una filosofia culinaria, di un insieme di idee in cucina. Il cibo non viene consumato, viene assaporato coinvolgendo direttamente il proprio corpo, in un’esperienza che sia più autentica.

Portate piccole, sfiziose ed originali caratterizzano le sezioni di finger food. L’attitudine fine e ricercata di questo tipo di offerta si affianca però a un approccio informale nella consumazione delle pietanze. In un contesto il cui concept è ricercato, una soluzione come quella del finger food è da valutare. E poi mangiare senza posate dà una certa soddisfazione.

CUCINA FATTA IN CASA

Il pasto di cuore (e di pancia) per antonomasia. Vengono bypassati i formalismi di hostess impegnate a versare da bere e consegnare piattini farciti, e si lascia spazio a un team infervorato e collaborativo di cuochi che s’impegnano a cucinare per tutti, seduta stante. Una situazione aggregativa e collettiva, capace di unire i partecipanti nel banchetto collettivo. Come stare a casa insomma.

In altre occasioni potrete sfruttare le potenzialità del sushi o di cucine esotiche meno mainstream come quelle etiope, tailandese o brasiliana. Ovviamente, occhio non solo alla circostanza, ma alla spesa.

Premuratevi inoltre di garantire alternative nel menù per eventuali allergie, intolleranze, e considerate alternative vegetariane e vegane.

Tutto questo discorso dovrà, ovviamente, essere applicato alla sezione del beverage: acqua, bibite gassate, birra, vini. Tutto dovrà essere regolato in base al concept del vostro evento.

IMPIATTAMENTO E ESTETICA

D’accordo, non è che io sia un esperto di cucina stellata o novelle cousine. Però se c’è una cosa che tutti sappiamo, è che un’estetica coordinata e pianificata può fare la differenza. Un menù che rimi con il vostro evento è già un buon punto di partenza. E a questo punto vi potete sbizzarrire, o far sbizzarrire i cuochi che lavoreranno per voi.

A seconda dell’occasione e del tema ad esempio, potrete scegliere il tipo di piatti, bicchieri e posate, la loro forma e colore: piatti di carta? Evento informale o equo e solidale. Posate pregiate? Evento formale e di classe.

Inoltre l’impiattamento dovrà avere una propria estetica, che sia invitante e riconoscibile. I piatti devono essere gradevoli alla vista oltre che al gusto e al tatto: i pasti possono essere un’esperienza in grado di coinvolgere tutti e cinque i sensi.

Spero che vi sia stata utile questa panoramica culinaria!

Ora scusate ma vado a mangiare che sono divorato dalla fame… nel frattempo, condividi questo articolo!

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