Vi starete chiedendo come mai oggi vogliamo parlarvi della guida Michelin ristoranti. Fate bene ma non temete, siamo qui appositamente per spiegarvelo!
Che questa rinomata guida raggruppi i migliori ristoranti lo sapete sicuramente. Quel che forse vi manca è di conoscere i criteri precisi in base ai quali vengono assegnate le famose stelle.
In ambito lavorativo è utile conoscere i parametri che stanno alla base della classificazione. Sia che dobbiate organizzare un evento ufficiale importante, sia che dobbiate invitare a pranzo un vostro partner commerciale, questi vi aiuteranno a compiere la scelta migliore.
Quante volte avrete sentito nominare i “ristoranti stellati“?! Bene! E’ giunto il momento di fare un po’ di chiarezza.
Guida Michelin ristoranti: come ottenere le stelle
Come sappiamo, la stella è il simbolo utilizzato e ormai universalmente comprensibile per classificare alberghi, ristoranti e altre tipologie di locali pubblici.
La stella Michelin è un riconoscimento di prestigio attribuito ai ristoranti migliori da critici del settore. Questa, oltre a premiare il cibo e la cucina, valuta lo chef, il servizio e altri parametri ritenuti significativi.
Questo segno distintivo della migliore qualità culinaria fu adottato per la prima volta nel 1926 dalla nota casa di pneumatici per definire i migliori ristoranti, all’epoca in forma del tutto anonima, consigliati come tappa durante un viaggio in auto.
Da sempre, la guida Michelin ristoranti assegna da 1 a 3 stelle sulla base di segnalazioni di ispettori delegati secondo i seguenti criteri.
Una stella: ristorante molto buono nella sua categoria
Due stelle: cucina eccellente
Tre stelle: cucina eccezionale
E ora passiamo al punto cruciale.
Quali fattori vengono analizzati?!
Come già detto, l’assegnazione avviene per mano di uno degli ispettori Michelin qualificati che, una volta consultato il menù, sceglie tra l’offerta gastronomica un piatto che consenta di valutare la freschezza degli ingredienti, la bontà, l’equilibrio dei sapori, gli abbinamenti e la presentazione del piatto. Successivamente vengono ordinate altre 3 portate per valutare l’abilità dello chef e del suo staff in cucina.
Qualità del prodotto, tecnica della preparazione, equilibrio fra gli ingredienti e creatività dello chef sono quindi i fattori discriminanti. Ma non finisce qui.
Vengono inoltre valutati la qualità del servizio, l’atmosfera, gli arredi e la location. All’attenta analisi di questi fattori vengono invece attribuiti simboli diversi, le forchette, che possono andare da 1 a 5. Queste forche, insieme alle stelle, vanno a stabilire la classifica dei migliori ristoranti secondo la guida Michelin.
E voi?! Ne avete mai provato uno?! Cosa ne pensate?!
Mentre pensate alla risposta, condividete questo articolo e buon pranzo a tutti.
A presto!