Rimini centro: pance piene, gambe stanche, cuori svuotati

Rimini centro: pance piene, gambe stanche, cuori svuotati!

Rimini centro: teatro dell’ennesima sventura d’amore. Ricordate, no? Vi avevo detto che le vicende di cui vi avrei parlato si erano svolte in diverse città. Di Bologna abbiamo già parlato. Quindi oggi è la volta di Rimini.

Mettiamo sin da subito le cose in chiaro. Arrivo in città, la mia (ex) ragazza mi accoglie. 30 maggio 2016. Chi se lo scorda. Infatti, trascorriamo una giornata intensa. Felice, oserei dire. Sin troppo. Di conseguenza, finito il tour, mi molla. Che classe.

“Cosa ci importa delle tue disavventure a Rimini centro?” Vi interessa, vi interessa. Ho scoperto aspetti davvero interessanti. Oggi vi parlerò delle curiosità enogastronomiche.

RIMINI CENTRO:  COSA MANGIARE

Lara esclama: “Amore, ti devo assolutamente far assaggiare delle specialità culinarie!” Ignoriamo la prima parte della frase: concentriamoci sulla seconda. Cosa ho assaggiato? Ecco a voi:

  • piadina romagnola: classico intramontabile. È un classico intramontabile. Questa pietanza è attestata per la prima volta nel XVI secolo. Solo nel ‘900 la piada si è affermata come pietanza tipica romagnola. Dotata di spessore differente a seconda delle zone, la piadina è realizzata con farina, acqua sale e strutto. Può essere farcita con squacquerone e salumi, a seconda delle preferenze.
  •   pasta di casa: è una particolarità romagnola. È importante ricordare soprattutto i cappelletti, pietanza tipica del giorno di Natale. Si tratta di una pasta ripiena con formaggio, ricotta, uova.
  • formaggio di fossa di Talamello: questo formaggio deriva il proprio nome dai luoghi di stagionatura, compiuta in aree sotterranee (le fosse, appunto), scavate in periodo medievale a Talamello. Può essere gustato sia con pasta e gnocchi che con fichi e mele. Consigliatissimo!
  • mora romagnola: la Razza Romagnola è la razza suina tipica dell’area riminese. Abituata a vivere allo stato semibrado, deriva il proprio nome dalla colorazione. Vi consiglio di provare il prosciutto ed il salame aromatizzato con lo sclaogno.
  • bustrengo: è un tipico dolce romagnolo, a base di pangrattato. È realizzato attraverso la macerazione del pane nel latte, arricchito con ingredienti a piacere (mele, pinoli, uva passa, noci)

Sono prodotti tipici di assoluta qualità! Non a caso, ho visto gli addetti alla fiera di Rimini che, finito di lavorare, riempivano le valigie con queste specialità. Infatti, hanno impiegato le due ore di cui disponevano per scoprire i piatti tipici. Anche voi potreste far lo stesso: pensateci!

Per ora vi saluto: ho mangiato troppo..

Nel prossimo articolo ci occuperemo delle curiosità di Rimini!

Ci si becca!

 

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