Che cosa è un concerto: la musica che ci salva

Un palco, atmosfera di attesa, palpitazione ed eccitazione, musica e anime trepidanti: ecco come definire un concerto.

… Ma voi siete davvero certi di sapere cos’è un concerto?

Cosa è un concerto?

Il concerto è un’esibizione musicale dal vivo, di qualsiasi genere, vocale o strumentale di un artista, gruppo musicale, orchestra, banda, qualsiasi musicista o gruppo di musicisti. Vari sono i luoghi in cui tale evento può esser svolto: su un palcoscenico teatrale, uno stadio, un palazzetto, una discoteca, un parco, una piazza e non si esauriscono certo qui.

Se desideriamo però entrare ancor di più nella natura concettuale del termine, potremmo  definirlo come una forma musicale che prevede uno o più strumenti solisti accompagnati dall’orchestra.  Nel Cinquecento la parola veniva fatta risalire a due diverse parole latine:

  •  concertatum (dal verbo concertare, cioè combattere, gareggiare) 
  •  consertum (dal verbo conserere, traducibile con intrecciare, annodare, ma anche in alcuni contesti, con litigare).

La prima ipotesi è considerata tutt’oggi come la più accreditata e credibile.

Indipendentemente dalle differenti tipologie di concerti (influenzati dal genere musicale  che li contraddistingue), si può notare come le manifestazioni musicali moderne abbiano un eco e una partecipazione comune molto più vasta. Lo sviluppo di social, campagne pubblicitarie e marketing sempre più ben indirizzate al soggetto e canalizzate, ha reso il concerto un fenomeno della nostra era, per quanto già in passato si fosse distinto per apprezzamento e interesse e avesse gettato le basi per assumere un ruolo rilevante all’interno dell’immaginario comune.

Brevi cenni sulle origini

Il concerto nasce in Italia, come molte delle forme musicali. Certamente il concerto delle origini non possedeva caratteristiche esattamente identiche a quello attuale.  Le prime forme strumentali erano definite Canzoni da Sonare, ed erano composizioni in stile polifonico destinate all’organo e provenienti dalle antiche forme vocali. Dalle canzoni da Sonare nacque la Sonata da Chiesa, verso la fine del Cinquecento, la quale prevedeva, in determinate occasioni, l’utilizzo di una più vasta gamma di compositori, ampliandosi così con l’utilizzo soprattutto di strumenti a fiato.

Varie col tempo furono le modifiche del suo impianto originario. Si diffusero concerti di gruppo, da camera, doppi, tripli, multipli, con mutamenti sinfonici e strumentali che spalancarono man mano le porte allo sviluppo di concerti molto più simili alla nostra idea odierna.

Perché è importante?

Il concerto è una manifestazione vera e propria, un evento fondamentale per una comune compartecipazione e apprezzato generalmente da un pubblico vastissimo. Non è infatti comune sentire pareri di disapprovazione a riguardo.

Non importa di che musica si tratti, partecipare ad un concerto è come far parte di un’esperienza ultraterrena. In un istante ci si lascia coinvolgere solo dal suono, dall’armonia della musica che, in qualche modo, ha la capacità di salvarci. Bambini, adulti, anziani: indipendentemente dalla tipologia di musica per la quale propendiamo, possiamo godere di ore di spensieratezza, raccoglimento e leggerezza. Possiamo quindi considerare i concerti non solo come manifestazioni congegniate ed organizzate a puntino, ma come vera e propria sperimentazione su sé stessi, modo altro tramite cui poter lasciarsi andare e dimenticare anche se solo per qualche istante quelle che sono le problematiche che ci affliggono nel quotidiano.

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