Si è già parlato più volte dei viaggi incentive come strumento aziendale per stimolare i propri dipendenti al fine di ottenere un aumento e/o un miglioramento della produzione. Ma quello di cui voglio parlarvi oggi, invece, riguarda la formazione outdoor, che potremmo definire un po’ come la sorella dei viaggi incentive, a noi ormai così familiari.
Perché proprio sorella? Beh si sa, i fratelli, seppure nelle loro vene scorra lo stesso sangue, il più delle volte sono agli antipodi, ma i valori alla base della loro personalità rimangono gli stessi. Non vi allarmate, più avanti vi chiarirò meglio questo bizzarro concetto di parentela tra viaggi incentive e formazione outdoor.
In particolare, però, vorrei introdurvi la figura del formatore OMT, indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi propri della formazione outdoor.
Dunque, cominciamo!
Formazione outdoor: a cosa serve?
Letteralmente, il significato di formazione outdoor è “formazione all’aperto”, e già qui vi ho dato un grosso indizio. Si tratta di attività che favoriscono l’apprendimento dall’esperienza, che si svolgono in spazi aperti o immersi nella natura o comunque in luoghi “distanti” dalla realtà aziendale. Tali attività possono riguardare i campi più svariati, che vanno dallo sport alle escursioni, dalla cucina ai giochi di gruppo.
Quello che si cerca di fare, in parole povere, è di creare un parallelo tra il mondo del lavoro e queste attività, al fine di formare i propri dipendenti attraverso il divertimento, in maniera molto più efficace rispetto ai metodi di formazione tradizionali.
I benefici aziendali che si traggono da questo tipo di eventi sono molteplici: rapporto delle dinamiche emerse alla realtà lavorativa, comunicazione, team building, team work, leadership, oltre a costituire un momento di svago e di creatività per i propri dipendenti. Vi suona familiare? Sì ci avete preso, i viaggi incentive e la formazione outdoor sono parenti, nonostante mirino ad obiettivi diversi.
A questo punto vi faccio una domanda. A quale figura professionale ci si può affidare per un uso efficace di questa metodologia di apprendimento? Ci avete preso ancora: il formatore OMT! Ve lo presento!
Formazione outdoor: il ruolo del formatore OMT
Il formatore OMT (Outdoor Management Training) è la figura professionale che al meglio conosce le attività di formazione outdoor da cui poter trarre i benefici di cui vi parlavo pocanzi.
Il suo profilo delle competenze comprende:
- progettazione in modo dettagliato e personalizzato l’evento;
- conduzione di un gruppo durante l’azione;
- capacità di immedesimarsi nello stato d’animo dei partecipanti;
- interpretazione dei i segnali (verbali e non verbali) individuali e di gruppo;
- sviluppo e sostegno di piani individuali di sviluppo di una competenza;
- progettazione e realizzazione di seminari e di follow up;
- conduzione di una rielaborazione approfondita delle esperienze;
- esecuzione delle riprese video delle esperienze per poterle analizzare.
Capite bene, dunque, che il suo ruolo nell’ambito della formazione outdoor è molto importante. Non è detto, infatti, che tutte le attività portino agli stessi risultati e con la stessa efficacia! Del resto, rivolgersi ad uno staff per eventi preparato e competente è la chiave per il successo di ciò che si sta organizzando.
Per concludere, vorrei menzionarti una famosa citazione di Benjamin Franklin: “Dimmi e io dimentico; mostrami e io ricordo; coinvolgimi e io imparo.”
Ora ti lascio consultare le varie offerte di formazione outdoor per i tuoi dipendenti. Ma prima, se ti fa piacere, condividi questo articolo!
Buon lavoro e a presto!