Divise: condivisione, estetica, sicurezza e comodità

Divise di lavoro: condivisione e convenienza

Le divise di lavoro possono essere uno strumento pratico e simbolico da utilizzare a vostro vantaggio. Come avevo già avuto modo di illustrare, hanno un potenziale importante: uniscono. Strano paradosso vero? Come possono le divise, che etimologicamente suggeriscono una scissione, garantire unione e armonia nell’azienda?  Possiamo sbrogliare la questione considerando un’altra accezione possibile a livello linguistico: la divisa significa CON-DIVIDERE.

Le divise hanno la capacità di unire proprio nella garanzia di condivisione simbolica che fa sentire il team di lavoro unito in una causa collettiva: tutti sulla stessa barca. E questo varrà, come vedremo a breve, tanto all’interno del gruppo di colleghi, quanto agli occhi del pubblico che entrerà in contatto con un team unito, a partire dall’outfit.

Divise di lavoro: rapporto con il pubblico

Partiamo dal contatto con l’esterno. Le divise servono a uniformare l’immagine aziendale agli occhi del pubblico di potenziali acquirenti, così da far passare un’immagine di coesione, professionalità e riconoscibilità. Oggi più che mai gli acquirenti o i potenziali clienti hanno un’elevata conoscenza in merito al servizio che offrite. Le possibilità informative garantite dal web ci rendono esperti: questo primato del consumatore, alla pari dell’offerente, è stato definito nella sociologia dei consumi come l’avvento del consumato-RE.

Dovrete essere onesti certamente, e non deludere le aspettative del cliente al momento del servizio, poco cambia se si tratta di un dentifricio o una fiera. Ed è accanto all’effettiva praticità del prodotto che interviene l’estetica.

L’abito fa il monaco?

Pensiamoci un attimo: a parità di prezzo e qualità apparente, quante volte abbiamo scelto il prodotto dal packaging più piacevole? Molte. Proiettiamo allora questo scenario nell’ambito delle divise: a parità di servizio, probabilmente sareste spinti al contatto dal team di lavoro con la divisa migliore, più coordinata, adatta al contesto e riconoscibile.

Il valore iconico della divisa consiste proprio nella capacità di connotare valori specifici che rimandino tanto al contesto, quanto all’azienda di cui il team è parte. Ci ricordiamo tutti il maglione a collo alto di Steve Jobs, che sebbene non fosse nato come divisa da lavoro, era a tutti gli effetti diventato un simbolo Apple.

A che cosa servono le divise in fiera?

Facciamo un esempio che possa farci comprendere meglio la funzione delle divise nelle fiere o negli eventi.

Nella fiera a cui prendete parte avete allestito uno stand: la vostra azienda produce dentifrici da 8 generazioni, gestione familiare che si è andata nel tempo allargando. Ora volete diffondere sempre più il vostro marchio in nome della brillantezza del sorriso del vostro pubblico. Avete il logo, avete una gamma cromatica che sia propria della vostra azienda, avete anche uno slogan catchy che rifletta il vostro spirito. Certo, non potrete certamente vestire il vostro team da dentifricio (a meno che non vogliate rispolverare la tecnica della mascotte, che fa molto anni 80).

E allora dovrete realizzare delle divise ad hoc per la vostra azienda che rimandino allo spirito, al servizio, ai colori del vostro brand. Vediamo insieme che cosa implica tutto questo.

Progettazione accurata

Lo stock di divise che acquisterete per il team implicherà un investimento importante. Ecco perché è necessario pianificare ogni dettaglio prima di procedere.

Sicurezza

Ogni divisa deve rispettare inoltre le condizioni di sicurezza per la salute del lavoratore. La divisa è, utilizzando il lessico tecnico, un DPI: Dispositivo di Sicurezza Individuale. Ci sono delle caratteristiche necessarie che ogni divisa dovrà possedere per essere un DPI:

  • Considerare le possibilità ergonomiche e di salute del lavoratore.
  • Essere adeguati alle condizioni lavorative e alla performance lavorativa.
  • Prevenire rischi.

Attenzione ai contesti in cui le divise verranno indossate

C’è una differenza se i vostri dipendenti saranno soliti indossare queste divise in hotel a 5 stelle o a fiere on the road. Tenete conto di queste variabili per rendere le divise più universali possibili se esibite in contesti eterogenei, o più specifiche possibili se indossate in un certo contesto specifico ogni volta.

Comodità

E torniamo ai contesti: dovrete considerare le possibilità ergonomiche della divisa che creerete per il team. Anche perché, oltre all’attenzione che rivolgerete i vostri dipendenti, vedere un team a proprio agio nel proprio abito da lavoro avrà un impatto anche sull’immagine che passerà della vostra azienda ai papabili  acquirenti.

Estetica

Non dovrete essere dei Fashion Blogger a la Chiara Ferragni o aver fatto un internship per Prada, questo no. Ma per la riconoscibilità della vostra azienda e, lo vedremo, per il senso di appartenenza del vostro team, dovrete creare delle divise riconoscibili e in armonia con la filosofia della vostra azienda.

Giocate sull’ironia ad esempio? Vi potrete sbizzarrire (e ritorna la minaccia fantasma della mascotte a forma di dentifricio…).Mai dimenticarsi però di due regole fondamentali.

1) della linea sottile tra sacro e profano, tra decente e indecente, tra tempestivo e intempestivo. Insomma: non esagerate!

2) degli elementi cromatici, eidetici (le linee del vostro logo a cui far riferimento ad esempio) che contraddistinguono il vostro brand.

DIVISE PER UNIRE: SENSO DI APPARTENENZA

Ma una divisa è qualcosa in più. Una divisa diventa un marchio di fabbrica. La “marca” deriva proprio dalla marchiatura che definiva il senso di proprietà di un oggetto, una traccia che denotava il suo proprietario. Simbolicamente, una divisa può marchiare un team di lavoro nell’appartenenza a un progetto, nella condivisione collettiva. La divisa porta alla con-divisione, al con-senso.

Una divisa, portando con sé questo senso di appartenenza, implica porre i membri del team tutti sullo stesso piano, collaborando per una causa comune. Il con-senso, e il seguente team building, arriveranno proprio alla luce di questa condivisione che le divise rappresentano.

E c’è di più: se a un primo livello troviamo la personalizzazione top-down che l’azienda costruisce ad hoc per il team, a un secondo livello troviamo una personalizzazione dal basso, costruita dai singoli, a partire dalle loro personalità.

Questo processo bottom-up è garantito dal processo creativo che concede la possibilità ai membri del team di rendere la divisa più propria. La personalizzazione individuale delle divise garantisce di “sentirsi a casa”, curandosi dell’ambiente, della causa, totalmente a proprio agio.

Il dipendente potrà sentirsi apprezzato e riconosciuto nel proprio modo di essere, come le piccole personalizzazioni della divisa suggeriranno. Sarà sé stesso proprio nell’essere uguale agli altri: e si ritorna alla condivisione delle divise.

D’accordo, ammetto che sia stata particolarmente filosofeggiante questa digressione, spero non vi siate annoiati.

Prima di indossare il costume da dentifricio mascotte… condividete questo articolo!

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