Da non perdere a Bologna: parchi e tanto verde!

Da non perdere a Bologna: parchi e tanto verde!

Da non perdere a Bologna: prati, spazi verdi ed aria fresca.

Durante il pranzo, come vi dicevo nello scorso articolo, scopro moltissime curiosità su Bologna.  Finito di mangiare, dobbiamo decidere cosa fare. Devo ammettere che io ero proprio appesantito (Matilde aveva anche bevuto un po’..)

Siamo davanti all’osteria a discutere sul da farsi. Accanto a noi ci sono dei ragazzi. Ci sentono. Ci dicono che hanno appena finito di lavorare alla fiera di Bologna. Hanno a disposizione due ore: le sfrutteranno visitando alcun spazi verdi della città. L’idea ci garba. Li seguiamo.

D’altra parte, cosa c’è di meglio che un po’ di sano ozio dopo pranzo?

PARCHI PUBBLICI: DA NON PERDERE A BOLOGNA

Regaz, sapeste che posti ho scoperto. In-can-te-vo-li.

Ve li ricapitolo, sperando che la memoria non mi tradisca.

  • Parco della Montagnola: dotato di un’estensione pari a sei ettari, è il giardino  più antico della città, spesso teatro di numerosi eventi. A partire dal 1662 l’area fu destinata all’utilizzo pubblico. La configurazione attuale fu promossa da Napoleone, che, intenzionato a riprodurre il modello dei giardini alla francese, affidò i lavori di riorganizzazione a Martinetti. Nel 1896 fu introdotta la grande scalinata centrale.
  • Giardini Margheritaè indubbiamente il parco cittadino più esteso (26 ettari) e frequentato. La struttura del parco è ispirata ai parchi romantici inglesi: ciò giustifica la presenza degli ampi viali alberati, il laghetto artificiale e i vasti prati. Una curiosità: durante la realizzazione del parco venne alla luce un sepolcreto etrusco.
  • Villa Spadaè un po’ lontano dal centro, lo ammetto. Ma vi assicuro che non ne rimarrete delusi: sei ettari di tranquillità. Un luogo edenico. Si tratta di una villa in stile neoclassico che sorge sulla tenuta dei marchesi Zambeccari. Anche in questo caso, come avvenuto per il parco della Montagnola, sembra ci sia lo zampino di Martinetti. Nel 1849 la villa passò sotto il controllo degli austriaci. Fu acquisita dal comune di Bologna solo negli anni sessanta.

Chiaramente questi sono solo alcuni degli spazi verdi. Proprio per questo vi dico che la scoperta dei parchi pubblici sono una cosa da non perdere a Bologna.

Al prossimo articolo: non mancate, parleremo dei monumenti di questa fantastica città.

Namastè!

 

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